INTERVISTA ALL’ARTISTA
Betty, quando ti sei avvicinata all’arte?
Fin da piccola ho avuto una profonda sensibilità per l’arte in toto, amavo condividere con i miei amici i giochi che mi inventavo e costruivo. Mio padre Pietro mi ha trasmesso sin da piccola l’amore e il rispetto per la natura e le molteplici forme d’arte che in essa si manifesta, da questo mio maestro di vita ho appreso la continua ricerca introspettiva, attingere dall’esperienza quotidiana del mio vissuto le intuizioni per realizzare le idee; ispirata da madre natura che mi appare, a volte minacciosa, a volte protettiva, ho iniziato a tradurre i messaggi interiori nella ricerca di dar vita e infondere amore a creature apparentemente inanimate.
Quindi la tua passione per l’arte, ti ha portato ad un percorso di studio preciso?
Si, mi sono Diplomata al Liceo Artistico di Treviso, orientandomi verso le tecniche di lavorazione e decorazione della terracotta; ho subito compreso che la grande duttilità della materia poteva dar vita ad una profonda e intima unione. Concluso l’impegno scolastico, mi sono orientata nelle attività dove potevo coltivare la mia passione per l’arte, ho frequentato la Scuola Internazionale di Grafica Pubblicitaria a Venezia, dove ho incontrato l’artista Robin Frood; in questo periodo di studi ho appreso la tecnica dell’incisione, la progettazionegrafica e la stampa.
In seguito ho voluto approfondire tecniche antiche e contemporanee, frequentando Workshop artistici, in diverse città Italiane e frequentando la scuola D’Arte TeKné a Casier, acquisendo dai Maestri scultori Elena Ortica e Gaetano Brugnano, l’espressione personale attraverso la tecnica del modellato, sperimentando materia, forma spazio e colore.
Betty, parlando con te si comprende che tu ami tutto cio’ che comprende l’arte, la tua è un’arte vissuta a tutto tondo, è un processo di creazione continua, instancabile, quotidiana
Per me l’arte e’ tramutare, attraverso una personale metamorfosi, allontanandomi dalla realtà, il pensiero poetico, l’immagine onirica, le sonorità musicali, l’esperienza dolorosa, il sentimento travolgente, il dramma, umano, momenti di vissuto quotidiano, cogliendo le vibrazioni ed energia di quell’istante e dare forma e luce al messaggio interiormente custodito.
La mia esperienza non poteva fermarsi quindi alla scultura, ho avuto la fortuna di potermi esprimere anche in altri percorsi artistici; ho partecipato alla realizzazione dei film “NEL NOME DEL VINO, UOMINI E VIGNE NELLA MARCA TREVIGIANA” nel 2010 e “Caterina e il Magico Incontro” (2012), di Loris Mora, occupandomi dei costumi e della scenografia.
Attualmente Betty, quali sono i tuoi progetti?
Continuo ovviamente la mia attivita’ di scultrice nel mio Studio, espongo in Italia e all’estero partecipando a mostre collettive in collaborazione con l’Associazione Artisti Trevigiani e diverse associazioni culturali locali.
Frequento Artisti Italiani e Internazionali con i quali collaboro e partecipo alla realizzazione di progetti culturali-didattici come ad esempio il Progetto “Tele in viaggio” – Le donne Venete nell’emigrazione; un progetto da me ideato e realizzato in collaborazione con l’Associazione Trevisani nel Mondo; questo progetto sta avendo ora ulteriori sviluppi e sto realizzando progetti con le Scuole.
RECENSIONI CRITICHE
Vibrazione ,potere, grazia, femminilità, sono le parole che userei per descrivere il lavoro di Betty Gobbo, per le sue sculture che vanno da delicate piccole figure, a quelle più grandi, svettanti ,con piccole ali quasi mozzate o anche , come nella più antica tradizione classica, senza braccia o ,con le braccia come legate dietro le spalle, per assumere una forma affusolata per meglio viaggiare verso un infinito ideale.
Batty ha cercato di portare nel suo lavoro, nuovi elementi coloristici impegnativi ed emozionanti ispirati, per citarne alcuni, al rosso del cotto, al blu acquoso dalle profonde tonalità, al verde smeraldo dei fondali più scuri del mare, al bianco calce che purifica. I risultati sono fenomenali.
Una bella testa in terracotta meravigliosa e morbida , una siluette stilizzata o scavata da tagli interni al corpo e interiori all’anima, di una figura inclinata, spinta in avanti da una forza continua ma delicata, un abbraccio materno, un giovane assorto e accovacciato, un piccolo cavallo che si ritrae prima della galoppata :questi i temi più ricorrenti dell’Artista.
Betty ha tuttavia in primo luogo una sensazione istintiva per la bellezza della forma femminile che si relaziona con l’emozione che esprime nel suo lavoro.
Quando crea una scultura, racconta una storia.
Include tanti elementi artistici diversi: forma, spazio, volume, struttura, profondità. La forma sicura e la proporzionalità sono accompagnati da un’inclinazione naturale alla sensualità.
In questo modo attinge, per il suo lavoro scultoreo, da una delle sue fonti originali : la fiducia nei sensi.
Per lo spettatore delle sue sculture è garantita un’esperienza singolare sin dall’inizio: il piacere estetico. Ma non basta.
Le forme aprono un ricco spettro di emozioni , sogni e pensieri .
Il potere artistico dell’artista trasforma la materia prima.
Questa sensazione di trasformazione ricorda la vecchia teoria che le sculture dovevano solo essere liberate dal superfluo.
Questo concetto dà vita ai suoi personaggi in un modo particolare.
In tutti i suoi principali personaggi femminili l’artista riesce ad esporre una sensualità che ha il coraggio e la forza di una nudità che non è una provocazione ma contiene i segni della vulnerabilità umana.
La loro nudità è un simbolo di auto-evidente bellezza.
La sensualità di alcuni dei personaggi è caratterizzata inoltre da una leggera malinconia nei volti.
Attraverso questi dettagli, l’impressione che nasce è quella che ,le figure siano cadute nel nostro presente, da qualcosa di extra-temporale.
Nell’esplorazione del suo lavoro l’artista ha sviluppato il proprio linguaggio artistico, che non è un dialetto a questo tema eterno, ma una revisione indipendente.
Questa qualità rende inconfondibili le sue figure e aiuta il nostro desiderio di bellezza ad essere duraturo ed espressivo.
Maria Grazia Todaro -2 Ottobre 2017
Achievements
6th Award sculpture Arte in Fiera Dolomiti 2016
5th Award sculpture Arte in Fiera Dolomiti 2017
1st Award sculpure International Art Symposium Arcimboldo Award Padova 2017
4th Award sculpure Arte in Fiera Dolomiti 2018
PRIMO PREMIO SCULTURA ‘INTERNATIONAL ART SYMPOSIUM -PREMIO ARCIMBOLDO-IL PROFUMO DELL’ARTE’ Padova Giugno 2017
ART SHOPPING CARROUSEL DU LOUVRE PARIGI Ottobre 2017
ART NORDIC COPENAGHN APRILE 2018